Qual è la differenza tra volontari e cooperanti?
Interne alle realtà del terzo settore esistono diverse risorse umane, alle volte però dall’esterno, viene fatta confusione tra chi ricopre i diversi ruoli nelle ONG. Ecco allora le definizioni accurate di “cooperante” e “volontario”, che hanno molto in comune ma non sono la stessa cosa.
Lavorare in una ONG, sostenere una non profit o partecipare ad alcune delle iniziative interne al mondo del terzo settore sono tutte scelte benefiche sia per chi le prende che per chi riceve aiuto e per la società in generale. È bene però sapere distinguere i diversi tipi di collaborazione che esistono, anche per sapere al meglio in che modo approcciare, specialmente le prime volte, ed entrare a fare parte attivamente del non profit.
In questo articolo verrà spiegata la differenza tra l’essere volontario oppure cooperante, termini aventi sì, un significato simile, ma non uguale. Motivo per cui fin troppo spesso cooperante e volontario vengono confusi, ma erroneamente. I due termini infatti non sono sinonimi, per quanto molti credano il contrario.
Cooperante e volontario non sono sinonimi: il significato dei due termini
Chiunque scelga di collaborare con una ONLUS è di certo spinto da una vocazione comune e dalla sincera volontà di aiutare il prossimo; c’è però una distinzione non indifferente tra chi è cooperante e chi invece sceglie di essere un volontario.
Innanzitutto il cooperante è una risorsa umana che rappresenta una vera e propria figura professionale, specializzate nel vasto campo della cooperazione internazionale allo sviluppo.
Il cooperante ha dunque delle competenze che possono variare dall’amministrazione, alla comunicazione, alla medicina, o che abbiano direttamente fatto esperienza di studio o lavorativa nell’ambito della cooperazione internazionale. Per i cooperanti è d’obbligo avere competenze specifiche le quali vengono poi messe al servizio di iniziative e progetti internazionali socialmente utili. I cooperanti sono inoltre retribuiti in quanto svolgono una professione a tutti gli effetti, infatti è sempre previsto un regolare contratto di lavoro.
Il volontario è invece una persona che sceglie liberamente di prestare un servizio e di spendere il suo tempo in maniera del tutto gratuita (al massimo sono previsti rimborsi) per una causa in cui crede. Non è necessario volontario abbia già esperienza o competenze specifiche, in quanto persona che decide di dare una mano e contribuire con le sue forze, come può. E non per questo i volontari non sono una ricchezza, anzi. La figura del volontario è di estrema importanza e il volontariato ha permesso di portare a termine missioni umanitarie di grande importanza, oltre a contribuire ogni giorno a rendere il mondo un posto migliore.
Risulta chiaro come per i volontari non sia previsto un contratto di lavoro, perché appunto fare volontariato è una scelta di vita che si distacca dal mondo professionale, anche se potrebbe rappresentare un primo step per fare esperienza e poi decidere di entrare effettivamente a lavorare nel mondo del terzo settore.