Il sostegno della Regione Emilia Romagna al Terzo Settore: approvata la legge
In Emilia Romagna l’assemblea legislativa ha appena approvato la legge regionale per il terzo settore, cui obiettivo è valorizzare e promuovere un settore di grande importanza.
La riforma nazionale del Terzo settore del 2017 ha lasciato un vuoto che oggi vogliamo colmare offrendo un quadro certo di riferimento al mondo del no profit ma non solo.
Così il consigliere Federico Amico ha commentato l’approvazione della nuova legge regionale per il Terzo settore, che introduce in Emilia Romagna diverse novità con il fine di valorizzare il mondo del Terzo settore.
Legge terzo settore Emilia Romagna: di cosa si tratta
Con il fine di riconoscere, valorizzare e sostenere il Terzo settore, in Emilia Romagna è stata approvata una nuova legge che rappresenti e amministri il mondo volontariato, dell’associazionismo e del non profit.
Con primo firmatario Federico Alessandro Amico, la legge appena approvata dall’Assemblea legislativa interviene per appoggiare il mondo del terzo settore attraverso l’istituzione dell’Osservatorio regionale del terzo settore e del Consiglio regionale del terzo settore, che vedrà un Presidente e quattordici componenti designati, dall’associazione degli Enti del Terzo settore più rappresentativa in Emilia-Romagna, da un rappresentante del Coordinamento regionale dei Centri di Servizi per il Volontariato e da un rappresentante dell’Associazione tra Fondazioni.
Per quanto riguarda l’operato e le scelte del Consiglio, verranno invitati a partecipare tutti gli assessori regionali, o loro delegati, in relazione ai temi e agli oggetti da trattare, così come un rappresentante di Anci Emilia-Romagna.
Ogni anno il presidente della Regione dopo il confronto con Consiglio regionale del terzo settore, si prevede annunci l’Assemblea regionale del Terzo settore, costituita dagli Enti del Terzo settore iscritti al Registro unico nazionale del terzo settore, con sede nel territorio regionale così da confrontare e verificare le diverse politiche.
La legge vuole essere modo per spronare e potenziare l’integrazione, promuovendo un atteggiamento solidale e attento. Con la legge verrà istituito anche un fondo apposito,
cioè il “Fondo per l’innovazione sociale”, di circa un milione e mezzo di euro, proprio per assicura il finanziamento delle attività delle amministrazioni pubbliche connesse al Terzo settore.