Scandalo allevamenti intensivi: la lettera della LAV
Dopo il servizio di Report la Lega Anti Vivisezione (LAV) chiede all’azienda sotto accusa chiarimenti sulla tutela dei polli che si trovano negli allevamenti; perché da quanto visibile dalle immagini diffuse, gli animali vengono allevati in condizioni indecenti.
L’inchiesta di Report andata in onda su Rai Tre ha, ancora una volta, sottolineato un problema da tempo denunciato da animalisti e associazioni: si tratta degli allevamenti intensivi, in cui troppo spesso non viene garantito il benessere animale.
Il servizio di Report si concentra sugli allevamenti di polli e al centro del mirino è finito Fileni, uno dei gruppi più grandi in Italia nel mercato della carne di pollo, conosciuto soprattutto per la produzione biologica (che da quanto denuncia Report, biologica non è).
Così da parte dell’Ong attiva dal 1977 in nome della difesa e della protezione degli animali, è stata pubblicata una lettera aperta in cui attraverso 14 domande, si chiedono all’azienda protagonista del servizio di Report dettagliati chiarimenti.
Scandalo “polli boiler”: l’azione della LAV
LAV si batte da sempre contro lo sfruttamento degli animali, incluso quello a scopi alimentari […]. Nel percorso verso la costruzione di questo mondo, ci assicuriamo che gli animali oggi allevati e macellati, siano trattati nel pieno rispetto della normativa a loro tutela e della carta costituzionale che, all’articolo 9, recita “(La Repubblica) tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Ebbene, proprio perché anche i polli allevati per la produzione di carne sono esseri senzienti, la cui tutela è ora garantita anche dalla Costituzione, alla luce del servizio di Report, andato in onda il 9 gennaio 2023 su Rai Tre, riteniamo importante porre all’azienda le seguenti domande […].
Così si presenta la lettera aperta LAV all’azienda, pubblicata poche ore dopo la diffusione del servizio di Report in cui si mostrano le condizioni in cui i polli sono costretti a vivere, ma anche il modo intensivo e problematico attraverso il quale gli animali vengono allevati.
La LAV ricorda inoltre come solo nel 2021, ben 533 milioni di polli siano stati macellati solo in Italia, mentre denuncia ciò che le immagini raccolte da Report palesano, cioè assenza di tutela e maltrattamenti. Animali costretti in capannoni in cui si trovano ammassati, mentre soffrono per tutta la (breve) vita, perché:
Circa il 98% dei polli allevati in Italia per la loro carne è della razza broiler, appositamente selezionata e modificata geneticamente negli anni per sviluppare enormemente e in tempi record le parti del corpo più richieste dal mercato. Ed è così che, attraverso la selezione genetica, i broiler sviluppano in poche settimane di vita un enorme petto, tanto da essere inviati al macello giovanissimi, intorno alle 4 settimane di vita.