AIDOS: la storia dell’Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo
I diritti delle donne e delle ragazze più giovani sono da sempre al centro delle attività e dei progetti portati avanti da AIDOS, l’Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo. Dal 1981, l’associazione è al centro di importanti progetti – anche grazie alla collaborazione con istituzioni e soggetti locali – che valorizzino i diritti di tutte le donne.
L’impegno forte per la difesa e la promozione dei diritti delle donne e delle ragazze è da sempre la mission di AIDOS – Associazione italiana donne per lo sviluppo. Fondata nel 1981, l’associazione è stata riconosciuta nel 1992 come ente idoneo per ricevere e gestire anche i fondi pubblici che vengono destinati allo svolgimento di progetti orientati alla cooperazione per lo sviluppo.
Ogni qualvolta viene programmato e realizzato un progetto, spesso con riferimento ad aree del mondo in via di sviluppo, ma anche in contesti di cooperazione internazionale – AIDOS mette al primo posto la formazione, in ambito gestionale e organizzativo, delle risorse umane locali, affinché possano diventare autonome e affinché siano in grado di garantire una prosecuzione delle attività anche una volta che il progetto è arrivato a conclusione.
AIDOS: la missione per le donne
I diritti, la libertà di scelta, la volontà di espressione e la difesa delle donne sono sempre tra gli obiettivi primari di AIDOS. Alla base dei progetti dell’Associazione c’è la stretta collaborazione con istituzioni locali, associazioni femministe: il dialogo con chi si occupa dei diritti delle donne è fondamentale per l’attività di AIDOS, che ha formato una rete solida nel corso del tempo.
Attraverso campagne che puntano sull’awareness, l’obiettivo di AIDOS è quello di migliorare la condizione delle donne e la percezione e consapevolezza che esse hanno dei propri diritti: una sorta di empowerment che rafforza inevitabilmente anche la comunità di appartenenza.
Fondamentale, poi, è il dialogo e l’opera di confronto costante con le istituzioni e i governi, affinché l’azione delle associazioni come AIDOS abbia inevitabilmente anche un corrispettivo anche nelle politiche governative.