ONG Sea Eye, la decisione del tribunale: liberati gli scafisti
Dopo l’approdo al porto di Napoli avvenuto nei giorni scorsi, il Tribunale si è espresso a proposito delle misure cautelari che sono state prese riguardo i tre presunti scafisti della nave ONG Sea Eye 4. La decisione è stata quella di procedere al rilascio di due scafisti su tre dopo l’interrogatorio.
Il Tribunale di Napoli ha preso una decisione dopo il fermo dei tre presunti scafisti che sono stati sbarcati al porto di Napoli a bordo della nave ONG Sea Eye 4. Una volta arrivata nel porto che è stato assegnato alla ONG con 105 migranti portati in salvo, e con due vittime che purtroppo non sono riuscite a sopravvivere alla traversata del Mediterraneo, la Sea Eye è stata sottoposta al controllo della Guardia di Finanzia e delle autorità locali.
Da una prima indagine, sono emerse le posizioni a rischio di tre presunti scafisti, che sono stati immediatamente portati in carcere. Dopo gli interrogatori, però, il Gip ha deciso di rimetterne in libertà due. Rimane in carcere solo un cittadino del Gambia, classe 1973, che si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Sea Eye: gli scafisti rilasciati
Secondo quanto trapela, i due presunti scafisti che sono stati rilasciati – di nazionalità senegalese e gambiana – hanno rivelato di aver pagato per poter partire alla volta dell’Italia a bordo di un barcone. Durante la traversata, però, altri scafisti li avrebbero lasciati in mare, abbondonati al proprio destino e “guidati” dall’altro uomo del Gambia che per il momento rimane però in carcere.
Dato che i due sono stati rilasciati, la versione raccontata in fase di interrogatorio è risultata convincente per il Gip, che quindi ha deciso di sospendere la misura cautelare nei loro confronti. Per il terzo indagato, invece, il difensore legale ha già dichiarato che si ricorrerà al riesame.