ONG denunciano il traffico di esseri umani: coinvolti i russi
Sono due le organizzazioni che, in un rapporto citato dal Guardian, hanno evidenziato i responsabili del traffico di esseri umani nella rotta marittima tra la Turchia e l’Italia. Secondo quanto riportato da Arci Porco Rosso e da Borderline Europe Migranti, sarebbe in atto un reclutamento di russi per traghettare le imbarcazioni che trasportano i migranti.
Un nuovo allarme è stato lanciato dalle ONG su uno dei temi più dibattuti quotidianamente, ovvero quello dei migranti che lasciano le coste dell’Africa per cercare di approdare in Italia e di conseguenza in Europa. Secondo quanto viene riportato da un articolo del Guardian, che cita come fonte un rapporto stilato da due organizzazioni no profit – Arci Porco Rosso e Borderline Europe Migranti – sarebbe in atto un’azione di reclutamento che coinvolge i russi.
Stando ai dati, ci sarebbero stati circa 14 arresti di cittadini russi, coinvolti nel traffico dei migranti, da quando è esploso il conflitto tra Russia e Ucraina.
ONG: i russi coinvolti nel traffico di migranti
La rotta che è stata segnalata è quella che parte dalla Turchia per arrivare all’Italia. In questa specifica tratta, sarebbero stati reclutati diversi cittadini russi con il compito di prendere il comando delle imbarcazioni che trasportano i migranti. Stando al rapporto, il numero di cittadini russi arrestati in questo contesto sarebbe addirittura raddoppiato rispetto all’anno scorso: un segnale evidente di come la situazione debba essere controllata e analizzata.
Il reclutamento di marinai era iniziato con i contrabbandieri turchi che avevano arruolato in un primo momento soprattutto forze ucraine, approfittando del gran numero di soldati e uomini che erano fuggiti dalla patria durante lo scoppio del conflitto. Ora, però, la situazione sembra essere cambiata, con i russi che stando prendendo il sopravvento numericamente rispetto agli ucraini.