ONG ambientaliste contro il Ponte sullo Stretto: l’esito dello studio
Il Ponte sullo Stretto – tanto discusso negli ultimi anni – secondo uno studio condotto da alcune ONG ambientaliste sarebbe “inutile e dispendioso”. Stando a quanto riportato, potrebbero esserci delle conseguenze nefaste in seguito all’intervento, nonostante il via libera dato dal Parlamento italiano: quale sarà il futuro del Ponte sullo Stretto promesso molte volte e mai realizzato?
“Inutile e dispendioso”, è questo il responso di uno studio effettuato da alcune ONG ambientaliste, che hanno valutato cosa comporterebbe l’eventuale realizzazione del Ponte sullo Stretto. Stando all’analisi portata avanti da Kyoto Club, Lipu e WWF, il progetto del Ponte sullo Stretto andrebbe completamente rivisto, in quanto le conseguenze della possibile realizzazione sarebbero negative sia dal punto di vista economico e finanziario, sia dal punto di vista ambientale.
Per quanto riguarda l‘analisi economica, secondo quanto riportato dall’analisi delle ONG ambientaliste, visto lo scarso volume di traffico, il Ponte sullo Stretto non varrebbe la spesa investita, che rimarrebbe completamente a carico dello stato. Nessun privato, infatti, sarebbe in grado di sostenere questo investimento e di conseguenza nessuno potrebbe farsene carico.
ONG ambientaliste: il Ponte sullo Stretto è anticostituzionale
Oltre al negativo impatto economico, bisogna valutare anche l’impatto dal punto di vista ambientale. Il Ponte sullo Stretto, infatti, sarebbe molto rischioso nel caso di terremoto e di forti venti, che lo esporrebbero a diversi pericoli, ma non solo. Questa opera finirebbe per rovinare il paesaggio circostante e rappresenterebbe anche un elemento di disturbo per quello che riguarda l’habitat degli uccelli migratori.
Il Decreto sul Ponte – che è stato approvato e convertito in Legge, dopo aver ottenuto il via libera dal Parlamento – secondo quanto riportato dalle ONG Kyoto Club, Lipu e WWF, sarebbe anticostituzionale e violerebbe ben tre articoli: l’articolo 9 sulla tutela del paesaggio, l’articolo 32 sulla tutela della salute e l’articolo 41 sull’iniziativa economica privata.