Navi Ong, porti troppo lontani: Piantedosi spiega perché
Negli ultimi giorni si è discusso molto sulla scelta di far approdare in porti lontani alcune navi ONG che avevano compiuto dei salvataggi in mare. Il ministro dell’Interno Piantedosi è intervenuto, viste anche le accuse arrivate dal PD, e ha spiegato le motivazioni di questa decisione.
Le polemiche sulle navi ONG non si fermano. Prima l’approvazione del codice di condotta, che è stato visto come un’imposizione da parte degli operatori umanitari, e poi la decisione di far sbarcare le navi su porti decisamente lontani rispetto al punto in cui era avvenuto il salvataggio. È stato il caso della Ocean Viking, che, dopo aver tratto in salvo alcuni migranti al largo della Libia, è stata mandata ad Ancona.
Un viaggio di ulteriori quattro giorni per i migranti salvati, in condizioni meteorologiche anche avverse. Dopo le accuse arrivate dal doppio fronte delle Ong e del PD, il ministro dell’interno Piantedosi ha spiegato qual è stato il motivo dietro quella decisione.
Piantedosi: “Sicilia e Calabria non sono il campo profughi”
Secondo quanto dichiarato da Piantedosi, c’è un motivo ben preciso per cui le navi ONG sono state inviate ad Ancona, e riguarda il Sud Italia:
Per quanto riguarda questo governo e questo ministero, la Sicilia e la Calabria non devono essere condannate ad essere il campo profughi dell’intera Europa.
Ecco perché è stato scelto il porto di Ancona. La decisione spinge nella direzione mostrata da Piantedosi: cercare di effettuare “un’equa distribuzione” nei vari punti di approdo disponibili in tutta Italia, puntando poi a salvaguardare i porti di Sicilia e Calabria, più vicine all’area dei salvataggi e quindi sotto continua pressione.
Sul porto di Ancona come punto di sbarco delle ONG è stato valutato con attenzione e si è capito che “si poteva fare”. Inoltre, Piantedosi ha sottolineato come la Geo Barents e l’Ocean Viking – le due navi chiamate ad approdare ad Ancona – sono di “stazza importante” e per questo possono viaggiare anche in condizioni meteorologiche non ottimali senza difficoltà.