L’azione legale delle ONG contro il Governo
Le ONG Sos Humanity, Mission Lifeline e Sea-Eye hanno appena avviato un’azione legale al Tribunale civile di Roma contro il Governo. Il motivo riguarda l’assegnazione dei porti per le navi ONG, reputata troppo spesso rischiosa.
Le ONG hanno deciso di agire legalmente contro una politica messa in atto dal Governo italiano reputata sistematicamente tutt’altro che di aiuto.
L’assegnazione dei porti avviene infatti, stando a ciò che denunciano le ONG, troppo spesso in modo da rendere ancora più complesso il salvataggio in mare.
Assegnare porti troppo lontani sembra essere una tendenza delle autorità italiane alla quale però le ONG non vogliono più sottostare, motivo per cui alcune di esse hanno scelto di unirsi e agire per vie legali contro appunto la:
Politica sistematica delle autorità italiane di assegnazione di porti lontani.
Le ultime assegnazioni e la denuncia delle ONG
Uno degli ultimi eventi che dimostra ciò che le ONG non vogliono più dovere fronteggiare risale allo scorso 20 aprile, quando le autorità italiane hanno assegnato a Ravenna, nave umanitaria Sos Humanity, un porto:
A oltre 1.600 chilometri alla posizione della nave al momento del soccorso.
Sono state salvate ben 69 persone, nonostante la difficoltà nell’arrivare a un porto scomodo per la posizione iniziale della nave umanitaria:
La navigazione verso Ravenna, nonostante altri porti siano molto più vicini, rischia di peggiorare le condizioni dei già vulnerabili sopravvissuti.
Come ha precisato l’ONG.
Le scelte delle autorità italiane risultano troppo spesso difficili più che d’aiuto, e quello citato non è che uno dei tanti esempi. Sempre Sos Humanity ha chiarito come
L’assegnazione sistematica di porti lontani da parte delle autorità italiane dal dicembre 2022 non è conforme al diritto marittimo internazionale, che stabilisce che un luogo sicuro dovrebbe essere assegnato ‘con una deviazione minima dal viaggio della nave’ e che i centri di coordinamento dei soccorsi responsabili ‘faranno in modo che tale sbarco sia effettuato non appena ragionevolmente possibile’. Dal dicembre 2022, più di 20 porti inutilmente distanti sono stati assegnati a organizzazioni non governative di ricerca e soccorso.
Così Sos Humanity di accordo con Mission Lifeline e Sea-Eye ha deciso di avviare un’azione legale contro:
La sistematica e illegittima politica dei porti lontani delle autorità italiane, la quale mette chiaramente in pericolo il benessere dei sopravvissuti e mira a limitare illegalmente le attività delle Ong.