UE, bocciato il codice di condotta per le ONG: sì alla costruzione di muri
I leader dell’Unione Europea si sono incontrati per discutere soluzioni e strategie per cercare di fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione. La decisione è stata di non prevedere un codice di condotta per le ONG – come invece proposta dall’Italia – ma di cercare di costruire delle barriere che possano tutelare e meglio proteggere i confini.
L’Unione Europea decide di proteggere i propri confini e le proprie frontiere di fronte all’emergenza sperimentata da diversi paesi del continente, che non riescono a reagire di fronte all’ondata di migranti che partono dall’Africa e dalle altre coste del Mediterraneo con la speranza di iniziare una nuova vita in Europa.
Dopo una notte intensa, fatta di discussioni e negoziazioni, i leader dell’Unione Europea sono giunti ad una conclusione: rafforzare le attrezzature, i mezzi di sorveglianza e le barriere ai confini con l’obiettivo di proteggere nel modo migliore le frontiere degli stati europei. La questione di “erigere muri” a difesa dell’Europa era stata sollevata più volte e aveva riscontrato diverse opposizioni, ma questa volta è emerso con chiarezza il tentativo di andare in quella direzione, potenziando le “infrastrutture” che proteggeranno i confini.
ONG: l’Unione Europea boccia il codice di condotta
Nonostante Giorgia Meloni si sia fatta portavoce dell’esigenza di istituire un codice di condotta europeo per l’operato delle ONG, così come è stato fatto anche in Italia, l’Unione Europea ha dato parere negativo di fronte a questa eventualità. Anzi, si è sottolineata l’importanza dell’attività delle navi ONG nel Mar Mediterraneo, parlando dell’importanza della “cooperazione rafforzata” nel momento in cui ci sono delle operazioni di salvataggio e ricerca dei migranti dispersi o in pericolo in mare.
Al momento, quindi, non ci sono le condizioni per l’approvazione di un codice di condotta che regolamenti l’attività delle ONG in mare. L’Italia rimane l’unico paese ad averlo approvato per legge: ecco perché la discussione sulla validità di questa norma è ancora in corso.