OSC e ONG: cosa sono e differenze
Esiste una qualche differenza tra le Organizzazioni Non Governative (ONG) e le Organizzazioni della Società Civile, (OSC)? Utile per comprendere ONG e OSC un recente intervento di Nino Sergi, cofondatore di Intersos e consigliere politico di Link 2007, il quale ha anche mosso alcune critiche vista la confusione creatosi dopo la
Dalla legge 125/2014 (Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo) entrata in vigore ad agosto 2014, è stato del tutto rivisto il sistema italiano di cooperazione allo sviluppo,. L’obiettivo era quello di porre il tema della cooperazione al centro della politica estera italiana, anche attraverso il riconoscimento e la valorizzazione delle così chiamate Organizzazioni della società civile (OSC), tra le quali rientrano anche le Organizzazioni Non Governative (ONG).
Come è stato esposto in un altro articolo pubblicato su LetteraInternazionale.it, le Organizzazioni Non Governative sono organismi o enti che si occupano di perseguire diversi obiettivi di utilità sociale e intervengono in svariati ambiti; le ONG realtà private non statali, senza scopo di lucro e fondate su valori che abbraccino l’umanità.
Le Organizzazioni della Società Civile che appunto inglobano anche le ONG, sono state definite all’interno del sistema della cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile, i diritti umani e la pace, cioè della “cooperazione allo sviluppo” che è, come recita le legge 125/201, “Parte integrante e qualificante della politica estera dell’Italia”. Come ha spiegato Nino Sergi (intervento riportato sul sito dell’ONU Italia), in realtà i termini ad oggi si equivalgono. Semplicemente, c’è da fare chiarezza.
Da Non Governative a “della Società Civile”, ma c’è confusione: la riflessione di Nino Sergi
Nino Sergi, figura molto importante per il mondo non profit, è recentemente intervenuto per spiegare le sigle ONG e OSC, che hanno creato confusione medianica e non solo; per Sergi inoltre, sarebbe bene fare ordine e puntare alla chiarezza, rivedendo la legge e aprendo un dibattito sul linguaggio utilizzato.
Durante il suo intervento – fruibile per intero sul sito ONU Italia – Nino Sergi ha spiegato:
[…] In Italia la sigla ONG ha identificato per ben più di cinquant’anni le organizzazioni dedite alla cooperazione e alla solidarietà internazionale, quelle che anche le istituzioni nazionali e territoriali, pubbliche e private, hanno sempre riconosciuto come tali, come d’altronde hanno fatto i media. Più recentemente queste ONG hanno richiesto di essere denominate OSC, organizzazioni della società civile, traducendo in positività quanto espresso nelle parole “non governative”[…].
Il problema è la confusione che si è creata poi, perché, sottolinea Sergi:
C’è una grande confusione nei media e nel linguaggio politico e c’è un utilizzo strumentale di questa sigla, che viene usata facendo di ogni erba un fascio e attaccando indiscriminatamente, come succede in particolare in Italia, il mondo del “non governativo”, espressione complessa dell’ampia e articolata società civile organizzata. Nei decenni le ONG hanno certamente rappresentato il meglio della solidarietà, della partecipazione, dell’iniziativa e dell’attivo impegno civile, sociale, culturale, educativo in Italia e nel mondo, affermando e promuovendo la dignità di ogni essere umano e il valore della comunità […].
Ma visto come recentemente molto sia cambiato, sottolinea ancora il presidente Intersos:
È forse giunto il momento che le ONG e OSC attive nella cooperazione internazionale per lo sviluppo e l’aiuto umanitario completino la denominazione rendendola più precisa e identificativa. Identificarsi in modo chiaro servirà infatti a contenere la grande confusione e l’uso improprio e strumentale, spesso dispregiativo, di una sigla che esprime e rappresenta una storia di valori, generosità, impegno, dedizione, passione, realizzazioni, ma che è divenuta talmente vaga da non riuscire più a rappresentarla. Personalmente ho difeso a lungo la denominazione storica di ONG proprio perché contiene il prezioso e pluridecennale bagaglio valoriale carico di esperienze […] penso che l’acronimo ONG continuerà ad essere usato anche in Italia, insieme al più recente OSC, e che continuerà ad esserci anche chi lo utilizzerà in modo improprio e strumentale, perfino per ‘attaccare facile’, nel mucchio, confondendo tutti e tutto sotto l’indefinita sigla ONG e volutamente ignorando risultati e professionalità, pratiche consolidate di verifiche e controlli, rispetto delle istituzioni e proficue sinergie con loro.