La Ocean Viking ad Ancona, ma non si fermano le polemiche
Negli ultimi giorni si è discusso molto delle navi umanitarie di MSF e SOS Méditerranée, per la scomodità del porto scelto per l’approdo delle due imbarcazioni, che comunque non è stato cambiato. Ora la Ocean Viking è giunta ad Ancona e si attende l’arrivo della Geo Barents.
Ieri sera la Ocean Viking è arrivata al porto di Ancona con 37 migranti a bordo, mentre la Geo Barents, che invece porta in salvo 73 persone, si prevede arrivi questa sera.
Nei giorni scorsi sono state accese le polemiche per la scelta da parte delle autorità italiane del porto di Ancona e due ONG che gestiscono la Ocean Viking e la Geo Barents avevano chiesto di potere approdare in un luogo più vicino a quella che era la loro posizione, visto come il porto di Ancona fosse a “1. 575 km dall’area di operazioni”, per un totale di quattro giorni di navigazione e le condizioni meteorologiche, avverse.
Le richieste di SOS Méditerranée e di MSF, sono però state rifiutate come negato è stato il trasbordo dei 73 migranti chiesto da MSF.
E per questo continua l’acceso dibattito tra le organizzazioni e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
MSF: “Non rimarremo silenziosi”
Ubbidiamo agli ordini, non rimarremo però silenziosi e inattivi.
Questo il chiaro messaggio di Medici Senza Frontiere, una delle ONG che gestisce le due navi umanitarie di cui si è molto discusso negli ultimi giorni. Intanto per la prima imbarcazione arrivata ad Ancona non ci sono stati problemi e i minori (in tutto 12) sbarcati ad Ancona andranno a Senigallia e saranno accolti in una struttura della Caritas. Gli adulti che erano a bordo della Ocean Viking invece, in tutto 25, verranno accolti da diversi centri marchigiani. I migranti erano stati soccorsi dalla Ocean Viking una settimana fa al largo della Libia.
Per questa sera si attende poi l’arrivo, sempre ad Ancona, della Geo Barents che ospita 73 migranti, i quali, da quanto si apprende finora, verranno ospitati da alcuni centri di accoglienza situati in altre regioni italiane.
Nonostante la distanza e le condizioni meteo la prima nave ha portato in salvo i migranti precedentemente soccorsi e la seconda imbarcazione sta per giungere al porto di Ancona, ma ciò non significa, come ribadiscono le ONG, si dimentichino i “no” ricevuti. Ma Piantedosi sostiene comunque di non avere negato nulla, semplicemente di avere “regolato”:
Noi ci siamo mossi assolutamente in linea con le norme internazionali. Non neghiamo la possibilità di salvare, ma cerchiamo di dare un quadro di regole. I salvataggi in mare e l’azione di controllo sul Mediterraneo la fa lo Stato con le sue strutture, Guardia di finanza e Guardia costiera.