ONG nel Mediterraneo: Roberto Saviano attacca il governo
Non si ferma il dibattito sui salvataggi dei migranti in mare compiuti dalle navi ONG. Dopo l’introduzione di un codice di comportamento da dover rispettare ogni volta che una nave porta in salvo i migranti, con l’assegnazione di un porto in cui dover sbarcare, anche Roberto Saviano è intervenuto, difendendo l’operato delle ONG e attaccando il governo.
Sono giorni di alta tensione tra il governo italiano e le navi ONG che compiono salvataggi nel Mar Mediterraneo. Secondo quanto previsto dal codice di comportamento introdotto con il decreto sicurezza, le navi sono chiamate ad approdare al porto più vicino che viene assegnato loro dalla Guardia Costiera e possono compiere solo un salvataggio alla volta, avviando subito le pratiche di richiesta di asilo e accoglienza.
I primi salvataggi dopo l’introduzione del decreto hanno già aperto le polemiche, con l’assegnazione di porti troppo lontani, come quello di Ancona, mentre Ocean Viking – che ha chiesto di approdare – si trovava al largo della Libia. Un dibattito in cui è intervenuto anche Roberto Saviano attraverso le pagine de La Stampa.
Roberto Saviano difende le ONG
Roberto Saviano è stato molto critico nei confronti dell’operato del governo italiano, ricordando che non è mai stato accertato alcun legame fra le navi ONG e i trafficanti. “E’ una battaglia ideologica per difendere il dibattito politico”, ha specificato il giornalista, ribadendo che nessuna inchiesta ha mai confermato quello che però viene dichiarato quasi quotidianamente.
Duro anche verso le azioni del ministro dell’Interno Piantedosi che si trova “schiacciato da Salvini che l’ha costruito e l’ha voluto mettere lì”, in un ruolo che però “gli sta stretto e gli sta dando anche fastidio”. In generale, Roberto Saviano ha affermato che l’Italia non vuole che l’Europa si occupi del problema dei migranti ed è proprio in questa direzione che va il nuovo decreto:
L’obiettivo vero di questa legge è non avere testimoni nel Mar Mediterraneo. Non c’entra nulla far rispettare il diritto internazionale come sostiene Meloni, mentendo tra l’altro.