ONG e migranti, continuano gli sbarchi: in salvo altri 63
Continuano gli sbarchi e i salvataggi da parte delle ONG umanitarie che operano nel Mediterraneo. La tensione tra governo e team che si occupano di cercare di portare in salvo i migranti è sempre più alta, ma nel corso delle ultime ore sono stati 63 i migranti portati in salvo.
Non si fermano gli sbarchi dei migranti, con una tensione sempre crescente tra indicazioni del governo – che cercano di indirizzare le ONG verso luoghi di attracco – e decisioni autonome del team delle imbarcazioni, che mettono al primo posto la salvezza dei migranti e la tempestività dello sbarco, che può assicurare assistenza e cure mediche dove necessario.
L’ultimo soccorso effettuato è quello della motovedetta Aurora, che fa capo alla ONG Sea Watch. Sono stati 39 i migranti portati in salvo e ancora una volta l’equipaggio ha deciso di non rispettare quelle che sono state le indicazioni del governo, cambiando porto di approdo.
ONG e migranti: nuovi salvataggi
L’ONG, infatti, aveva ricevuto comunicazione per attraccare al porto di Trapani, ritenuto troppo lontano dopo una prima valutazione, anche per il fatto che il salvataggio è stato effettuato da Aurora, una motovedetta di 14 metri che non è per nulla adatta a navigazioni in mare che vadano oltre quelle regolari.
In totale, a Lampedusa – luogo scelto dalla motovedetta Aurora per effettuare le operazioni di sbarco – sono arrivati 63 migranti. 24, infatti, sono stati portati in salvo dalla nave Paolini della Guardia di Finanza. La loro storia è ancora una volta il racconto di persone che, spinte dalla speranza di una vita migliore lontano dal proprio paese di origine, sono stati costretti a pagare chiaro il viaggio effettuato (dai 1000 ai 4000 denari tunisini).