Il volontariato fa bene anche ai più piccoli: uno studio lo conferma
Donare il proprio tempo agli altri fa sicuramente bene, a tutte le età. Spesso però si pensa che i più piccoli siano solo destinatari di progetti e iniziative di volontariato, e non protagonisti diretti. Secondo un recente studio, pubblicato negli Stati Uniti, anche i bambini traggono importanti benefici da attività di volontariato, che incidono positivamente sulla salute!
Le attività di volontariato sono molto importanti sia per la società civile ma anche per coloro che scelgono di dedicare parte del proprio tempo libero agli altri. In genere i più piccoli vengono considerati come semplici destinatari delle attività di volontariato, ma secondo un recente studio condotto negli Stati Uniti, anche i bambini tra gli 11 e i 13 potrebbero trarre importanti benefici dal volontariato.
Secondo la ricerca, pubblicata in seguito agli esiti di un questionario somministrato ai genitori, i bambini che seguono attività di volontariato ottengono effetti benefici sia per la salute mentale che per quella fisica.
Il volontariato fa bene: i dati
Confrontando i dati sulla salute mentale e su quella fisica dei bambini che sono impegnati in attività di volontariato si riscontra un netto miglioramento. Per quello che riguarda la salute fisica, i giovani che seguono attività di volontariato hanno il 34% di possibilità in più di essere in salute rispetto a chi non è impegnato – con attività che possono riguarda la scuola, campi estivi, centri ricreativi ecc…
Non solo, le attività di volontariato sono benefiche anche per quello che riguarda il benessere mentale. Chi pratica volontariato ha il 66% di possibilità in più di sentirsi motivati e realizzarsi, un fenomeno che viene descritto come “flourishing”.