ONG, il Consiglio d’Europa mette in guarda i governi: troppe restrizioni

Tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa, qual è la situazione delle ONG? Secondo quanto riportato dal rapporto pubblicato e presentato dall’Ecri, l’organo antirazzismo, c’è una costante pressione da parte dei governi e degli esecutivi nazionali nei confronti dell’attività delle organizzazioni non governative. 

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La libertà delle ONG nei paesi che fanno parte del Consiglio d’Europa sembra essere a rischio nell’ultimo periodo. La situazione è stata fotografata da un rapporto che è stato pubblicato dall’Ecri, l’organo antirazzismo del Consiglio d’Europa, che puntualmente analizza cosa accade nei diversi stati membri e quali sono le condizioni in cui le organizzazioni umanitarie si trovano ad operare.

Secondo quanto emerge dall’analisi del 2022, con un rapporto che tiene conto delle condizioni vigenti nei 46 stati membri del Consiglio d’Europa, la situazione non è delle migliori per quello che riguarda le ONG. Lo spazio di azione delle organizzazioni non governative, infatti, sarebbe stato messo a dura prova dagli interventi dei governi locali, che purtroppo al momento si identificano come ostacolo all’attività umanitaria.

ONG: allarme dal Consiglio d’Europa

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Quanto riportato dall’Ecri rappresenta insieme un segnale di allarme e un monito agli stati membri affinché possano cambiare tendenza:

Le ONG e gli attivisti che svolgono un’azione preziosa a sostegno dei migranti, delle persone Lgbt, di minoranze etniche e religiose, hanno sempre meno spazio per svolgere le loro attività a causa di restrizioni o azioni dei governi e della pubblica amministrazione.

Per quanto riguarda ad esempio la questione dei migranti, è chiaro che l’intervento delle istituzioni sia sempre più stringente, e di conseguenza il raggio d’azione delle ONG finisce per essere sempre più limitato. Questo, secondo il rapporto dell’Ecri, sta avvenendo anche in altri settori, dove l’intervento delle organizzazioni umanitarie è fondamentale, ecco perché è necessario continuare a fare attenzione.