Human Rights Watch, orrore in Iran: non si fermano le violenze
L’ultimo rapporto pubblicato dall’ONG Human Rights Watch sulla situazione in Iran denuncia una situazione di continua violenza e orrore, che purtroppo finisce per coinvolgere bambini e adolescenti. Torture, abusi e pestaggi sono stati subiti da decine di ragazzini, come testimoniato dagli operatori umanitari che si trovano in Iran.
Arriva una denuncia dura da parte dell’ONG Human Rights Watch nei confronti dell’Iran e della situazione che si sta vivendo nel Paese. Stando a quanto riportato nel dettagliato rapporto che è stato pubblicato sul sito web dell’organizzazione, le autorità governative iraniane avrebbero messo in campo le forze di sicurezza che hanno perpetrato abusi e violenze verso i più giovani, dopo avergli impedito l’accesso all’istruzione e ai diritti fondamentali.
Una denuncia carica di orrore, preoccupazione e allarme per quello che sta accadendo in Iran, dopo la drammatica morte di Mahsa Amini, la ragazza 22enne che è diventata il simbolo delle proteste per la libertà e della violenza inaudita delle autorità.
Human Rights: testimonianza dell’orrore in Iran
Il rapporto pubblicato da Human Rights Watch mette in evidenza una situazione che viene definita come una “litania degli orrori”. Le violenze – come abusi e pestaggi, oltre all’utilizzo di torture fisiche – sarebbe all’ordine del giorno e sarebbero state usate più volte nel caso di arresti in piazza durante le proteste contro il governo, anche verso ragazzi e ragazze minorenni.
Non solo, l’ONG Human Rights Watch ha riportato e documentato i casi di 11 giovani ragazzi che hanno subito sulla propria pelle queste violenze nell’arco di tempo che va da settembre 2022 (quando sono iniziate a montare le proteste) a febbraio 2023. Si tratta di minorenni che sono stati arrestati, sottratti alle proprie famiglie – ignare di quello che erano accaduto ai propri figli ed indotte a pensare che fossero scomparsi nel nulla, in quanto nessuno è stato informato dalle autorità dell’avvenuto arresto e delle conseguenti punizioni corporali alle quali sono stati sottoposti.