Migranti e ONG: pronto il decreto che cancella la protezione speciale
Si riapre il dibattito sulle leggi in vigore in Italia in materia di immigrazione e accoglienza. Il decreto che sarà presentato in aula il 18 aprile, e che viene promosso da Lega-FdI, prevede la cancellazione della “protezione speciale”: una mossa che viene contrastata anche dall’ONU, che chiede invece un passo indietro rispetto alle restrizioni e alle norme imposte alle ONG all’inizio dell’anno.
La maggioranza presenterà in aula un nuovo decreto che riguarda il tema dell‘immigrazione e dell’accoglienza, studiato a seguito della tragedia di Cutro avvenuta solo qualche settimana fa. Su proposta di Lega e Fratelli d’Italia verrà eliminata la “protezione speciale“, un unicum italiano che, secondo quanto dichiarato dal sottosegretario al Ministero dell’Interno, nell’ultimo periodo ha rappresentato un importante fattore di attrazione per l’immigrazione.
Il governo italiano, quindi, continua a proseguire sulla strada intrapresa ad inizio anno, con l’introduzione delle nuove norme di comportamento per le navi ONG, che hanno dovuto modificare il modus operandi nel Mar Mediterraneo. Una linea che però viene contrastata sia dall’ONU sia dalle Associazioni del Tavolo Asilo.
Immigrazione e ONG: l’Italia alle strette
Il nuovo decreto arriverà in aula il 18 aprile, incurante degli appelli che stanno arrivando anche in ambito internazionale. L’ONU, nella persona dell’Alto Commissario, ha chiesto ufficialmente all’Italia di rivedere la propria posizione e di fare un passo indietro rispetto al rigido regolamento che è stato imposto alle ONG: “L’esperienza ci insegna che adottare una linea più dura per frenare l’immigrazione irregolare non impedirà le partenze”, ha sottolineato.
Le Associazioni del Tavolo Asilo hanno messo in evidenza il rischio dell’aumento del lavoro nero, dello sfruttamento, della situazione di permanenza irregolare che coinvolgerà sempre di più i migranti in arrivo. Per il 18 aprile – data in cui il decreto arriverà in parlamento – l’Associazione ha già programmato una manifestazione ufficiale che si svolgerà per le strade di Roma, in contrasto con le scelte attuate dal governo.