Iran, la denuncia delle ONG: esecuzioni aumentate nel 2022
Le esecuzioni capitali in Iran sono aumentate del 75% nel 2022: a denunciarlo le ONG Iran Human Rights (Ihr) e Together Against the Death Penalty (Ecpm), che si schierano ancora una volta contro il regime.
Si contano 582 esecuzioni avvenute nel 2022 in Iran: dati preoccupanti che le ONG Iran Human Rights (Ihr) e Together Against the Death Penalty (Ecpm) hanno riportato denunciando come la Repubblica Islamica stia aumentando le pene capitali di anno in anno.
Numeri che corrispondono a tutto il periodo dello scorso anno e che minacciano di aumentare nel 2023, visto come da settembre del 2022 il Paese sia nel vortice delle proteste che hanno avuto inizio dalla morte in custodia di Mahsa Amini, sempre represse con violenza dalle autorità.
Le impiccagioni registrate lo scorso anno sono aumentate del 75% e rappresentano il numero più alto di pene di morte registrato nel Paese dal 2015. Le ONG che si attivano in difesa dei diritti umani si sono scagliate contro il regime, definendolo una “macchina per uccidere” dove non si fa altro che diffondere paura e terrore, calpestando diritti fondamentali.
Il Rapporto annuale sulla pena di morte in Iran 2022
Ieri sul sito dell’ONG Iran Human Rights (IHRNGO) nata come rete di difensori dei diritti umani iraniani e non iraniani nel 2005 e poi nel 2009, registrata in Norvegia, è stato pubblicato il 15° Rapporto annuale sulla pena di morte in Iran nel 2022.
Il Rapporto raccoglie il lavoro di segnalazione, documentazione, raccolta, analisi dei membri della IHRNGO i quali grazie ad alcuni membri presenti in Iran hanno potuto documentare esecuzioni non annunciate e segrete nelle carceri di 30 diverse province; il Rapporto viene poi elaborato e rivisto, pubblicato e poi distribuito da Together Against the Death Penalty (ECPM), che si occupa in generale di contrastare la pena di morte:
I problemi di trasparenza sui dati e le informazioni sulla pena di morte in Iran dovrebbero essere superati da una forte strategia di diffusione. Gli obiettivi generali di questo rapporto per Iran Human Rights e ECPM sono di far emergere e pubblicizzare i fatti, al fine di cambiare le opinioni nazionali e internazionali sulla situazione della pena di morte in Iran, primo paese esecutore al mondo.
È stato sottolineato dalla Iran Human Rights per la pubblicazione del rapporto, che per quanto ricco di informazioni non riesce a contare tutte le possibili ingiustizie realmente avvenute in un Paese che vive gravi crisi continue.
Il Rapporto completo in pdf è disponibile da ieri sul sito ufficiale dell’ONG Iran Human Rights e vi si trova anche un’analisi dettagliata del movimento abolizionista in Iran, così come viene dettagliata la strategia che la comunità internazionale potrebbe adottare col fine di limitare la pena di morte in Iran.