Firenze, nuova iniziativa: ecco i volontari per la sicurezza
Il progetto è stato spiegato dall’Assessore Benedetta Albanese e riguarda i parchi e i giardini di Firenze. Grazie alla collaborazione e allo spirito di iniziativa di un gruppo di volontari, si cercherà di scoraggiare comportamenti illeciti e irrispettosi nelle aree pubbliche della zona.
Prevenire e cercare di eliminare quei comportamenti illeciti e irrispettosi che troppe volte avvengono in aree pubbliche frequentate anche da bambini e famiglie, come possono essere ad esempio i parchi pubblici oppure i giardini. L’obiettivo è stato dichiarato dal Comune di Firenze, con una nota dell’Assessore Benedetta Albanese, che ha spiegato una nuova iniziativa, che punterà tutto sulla collaborazione dei volontari.
Il Comune di Firenze, infatti, ha deciso di mettere in campo una collaborazione con le associazioni del terzo settore per poter contare su un gruppo di volontari disposti ad impegnarsi per la sicurezza delle aree pubbliche. Un nuovo progetto che punta a realizzare spazi più sicuri e protetti per l’intera comunità.
Firenze: il volontariato per la sicurezza
I volontari – che saranno una presenza “visibile” proprio per scoraggiare eventuali comportamenti scorretti – opereranno in stretto contatto con la polizia municipale, senza mai sostituirsi ovviamente alle autorità. La selezione avverrà su bando pubblico, attraverso il quale verranno scelte le associazioni adeguate per partecipare al “volontariato per la sicurezza”.
Le aree pubbliche in cui verranno impiegati i volontari saranno scelte insieme alla Polizia, individuando quei parchi e giardini in cui c’è maggiore necessità e aggiornando periodicamente la situazione in modo da coprire in maniera adeguata quelle zone in cui sussiste un rischio maggiore.
Come dichiarato, l’obiettivo è ovviamente quello di promuovere il rispetto delle regole, della legalità, delle persone che ci circondano e del libro utilizzo degli spazi pubblici, messi a disposizione della comunità. Si cercherà di fare questo attraverso la cittadinanza attiva, i gruppi di volontari e la presenza e supervisione delle autorità locali, sempre fondamentali.