ONG, decreto illegittimo: la sentenza del tribunale
Il Tribunale civile di Catania si è pronunciato in merito al ricorso presentato da 35 profughi sbarcati in Sicilia lo scorso novembre, solo grazie al salvataggio della nave ONG Humanity 1. Secondo quanto riportato dalla sentenza del Tribunale, il decreto Immigrazione è illegittimo, in quanto viola il diritto internazionale.
Il Decreto Immigrazione è illegittimo: questa la sentenza pronunciata da Tribunale Civile di Catania in merito al ricorso che era stato presentato da 35 profughi, arrivati sulle coste italiane, e più precisamente al Porto di Catania, grazie al salvataggio della nave ONG Humanity 1 che li aveva tratti in salvo nel Mar Mediterraneo.
Nella sentenza, in particolare, si legge anche che “se non fosse cessata la materia del contendere” – dato che lo sbarco è avvenuto – il ricorso dei 35 profughi sarebbe stato accolto “con conseguente condanna dei ministeri”. Vediamo nel dettaglio quali sono stati i punti principali della sentenza e le motivazioni che hanno portato il Tribunale civile di Catania a prendere questa netta posizione.
Decreto immigrazione illegittimo: la reazione delle ONG
In particolare, il Tribunale civile di Catania ha messo in evidenza il contrasto tra il decreto emanato dal governo italiano e il diritto internazionale, che sarebbe violato con l’applicazione delle regole previste in Italia, in quanto:
Consente il salvataggio solo a chi è in precarie condizioni di salute, contravvenendo al contenuto degli obblighi internazionali.
La sentenza è stata commentata dal legale di Humanity 1, che ha sottolineato come il rispetto del diritto internazionale sia un obbligo:
I diritti dei rifugiati che chiedono protezione internazionale non possono essere lesi privando alcuni di loro del diritto di chiedere asilo in uno Stato dell’UE. Il giudice sottolinea l’obbligo dell’Italia di fornire assistenza a ogni persona naufragata, cosa che il governo italiano non ha fatto nel novembre 2022.
In quella circostanza, infatti, fu imposto il divieto di sostare in acque italiane alla nave ONG Humanity 1. Per rispettare il decreto, quindi, l’ONG ha potuto far sbarcare solo una parte dei migranti che erano stati tratti in salvo, con 35 profughi che sono stati costretti a rimanere a bordo fino all’8 novembre, data in cui è stato concesso loro il permesso di scendere.